Il 27 novembre 2018 si è tenuta, presso il Tribunale di Milano, la conferenza "Come difendersi dall'amianto: responsabilità civili, penali e profili previdenziali" organizzata dall'Osservatorio Nazionale Amianto, in collaborazione con Labour Network e con il patrocinio dell'Ordine degli Avvocati di Milano.
L'Avv. Bonanni, ha reso pubblici i dati raccolti dall'ONA, sulla condizione di rischio in Lombardia, in riferimento alle scuole e alle case popolari di Milano.
Tra il 2000 e il 2015, in Lombardia si sono registrati 5.680 casi di mesotelioma, e il 33% della presenza totale di amianto in Italia.
Per approfondire:
Lo scorso 17 novembre 2018, si è tenuta la presentazione del dossier Rischio amianto, nel petrolchimico nella città di Gela, con annessa assemblea delle vittime dell'amianto, organizzata dall'ONA. L'associazione, ha rivolto un appello al Vice premier e Ministro del Lavoro, On.le Luigi Di Maio.
Le imprese di Stato, siano chiamate alla bonifica dei materiali di amianto. Il Ministero del Lavoro, emetta gli atti di indirizzo per il prepensionamento immediato, per i lavoratori esposti ad amianto nel Polo Petrolchimico di Gela.
Sono intervenuti, oltre all'Avvocato Bonanni:
Il 20 ottobre 2018 , presso Villa Fondi in Piano di Sorrento, si è svolto il convegno organizzato dall'ONA, sul tema "Amianto in navigazione". L'amianto fu utilizzato per la costruzione di unità navali civili e militari, fino agli anni '90, con esposizioni di tutto il personale, compreso quello di macchina.
L'Osservatorio Nazionale Amianto, attraverso il suo presidente, Avv. Ezio Bonanni, ha istituito uno specifico dipartimento di tutela dei marittimi esposti ad amianto. Il coordinatore per la Campania, il Comandante Pasquale Napolitano, ha chiesto l'istituzione di una procedura più lineare e snella per il riconoscimento dei benefici contributivi.
Così da agevolare, sia la procedura del pensionamento, che delle prestazioni previdenziali.
Gli incontri del tour della prevenzione, sono proseguiti alle ore 16, presso la Fiera della Sicurezza, con l'intervento dal titolo “Rischio amianto: prevenzione primaria, secondaria e risarcimento danni”.
Uno degli obiettivi fondamentali dell’ONA è quello della prevenzione, che si distingue in:
La prevenzione primaria, viene realizzata con la diffusione della cultura del rischio zero, esteso a tutti gli agenti patogeni e cancerogeni, oltre che all’amianto.
La prevenzione secondaria invece, consiste: nella diagnosi precoce, nell'assistenza medica, la ricerca scientifica, etc.
Infine la prevenzione terziaria, si occupa di: epidemiologia, riconoscimento delle prestazioni previdenziali, del risarcimento dei danni e punizione dei responsabili.
I mesoteliomi ufficialmente registrati in Puglia sono stati 935, nel periodo tra il 1993 e il 2012 (dal 2010 al 2012 i dati sono parziali). Un numero che corrisponde al 4,4% del casi registrati nel Paese. Nel 65,5% di questi, la patologia è stata causata da esposizione all’amianto di tipo professionale.
Nello specifico, i decessi nella città di Taranto, tra il 2006 e il 2011, sono la metà di quelli censiti nell’intera Puglia dal Registro regionale. In totale 121 morti, di cui 99 uomini e 22 donne. Nella sola città di Taranto si registrano 20 casi di mesotelioma all’anno, con un’incidenza 5 volte superiore all’attesa.
L’amianto è in grado di determinare patologie fibrotiche, tra le quali l’asbestosi, le placche pleuriche, gli ispessimenti pleurici etc. Sono infatti circa quattromila i decessi causati o concausati dall’esposizione all’amianto in Puglia, nel periodo 1993-2012, almeno 400 nella sola città di Bari, a causa della Fibronit.
Durante la conferenza stampa, dal titolo "Amianto: diritto al risarcimento dei danni", sono state illustrate le linee guida per la terapia e cura del mesotelioma. Giovedì 7 settembre, alle ore 15, presso la Regione Lazio, è stata trattata la questione delle modalità per ottenere le tutele previdenziali, e il risarcimento danni.
Molto spazio è stato anche dedicato alle testimonianze dei presenti, le vittime, ed i propri familiari. E' stato inoltre, presentato un manuale, con l’intenzione di fornire una guida sanitaria e legislativa alla quale, vittime e familiari possano far riferimento.
Per saperne di più:
Il 29 gennaio 2017, nel corso dell’assemblea pubblica di Rosignano, l'Avv. Bonanni ha trattato nuovamente i temi della questione amianto. In particolare: la bonifica, la diagnosi precoce, la ricerca scientifica, la sanità per le vittime dell’amianto, soprattutto i malati di mesotelioma.
Ecco la dichiarazione dell'Avv. Ezio Bonanni, Presidente ONA:
"Mi onoro di essere il Presidente dell’ONA, associazione rappresentativa delle vittime dell’amianto e di altri cancerogeni e agenti tossico-nocivi. Mi sto impegnando, ormai da anni, con altre migliaia di cittadini, perché si affermi il concetto etico-morale e poi scientifico e giuridico del c.d. ‘rischio zero’. Per evitare ogni forma di esposizione a tali sostanze, quindi nuove malattie, conseguentemente nuovi decessi, e porre fine a quello che è un vero e proprio genocidio. Intanto sostengo l’impegno di tanti attivisti e militanti dell’ONA.
Ricordo, tra i tanti, la Sig.ra Antonella Franchi, ormai da anni purtroppo colpita dal killer amianto presente nella scuola dell’infanzia “Finestra sul mondo” di Rosignano Marittima, e da allora impegnata su tutto il territorio nazionale. L’impegno della Sig.ra Antonella Franchi prosegue. È recente il deposito di un ulteriore esposto con richiesta di bonifica, per la situazione dell’Istituto Leonardo Da Vinci di Firenze."
L’ONA denuncia da tempo il picco di mortalità tre volte superiore alla media nazionale, registrato nell’area di Livorno. In totale, 152 casi di mesotelioma, il tumore per eccellenza dell’amianto killer, su 156mila abitanti in quindici anni, dal 1993 al 2008. La zona di Livorno è la ventisettesima città in Italia per numero di malati e di morti da amianto. Sei casi ogni 100mila abitanti contro una media nazionale di 2 casi ogni 100mila abitanti.
I dati sono quelli ufficiali pubblicati sui Quaderni della Salute del Ministero nel 2012. Ancora più che inquietante la situazione nella zona di Rosignano: 25 i casi riscontrati di mesotelioma dal 1993 al 2008, su una popolazione di circa 30mila abitanti. Anche i questo caso la media è molto più alta di quella nazionale e di quella regionale, con 5 casi ogni 100mila abitanti.
Oltre 2 milioni le tonnellate d’amianto censite in Toscana, fino al 2007, per notare come molti dei 1.145 siti da bonificare siano dislocati lungo la costa. Per approfondire è sufficiente consultare:
A questi numeri si aggiungono quelli di Piombino, tra i primi posti nella classifica nazionale per numero di mesoteliomi. Nella sola città di Piombino sono 22, rispetto ad una popolazione residente di 33.925 persone, con un tasso pari al 4,05.
Per approfondire: Sos amianto, un killer insidioso. A Livorno uccide tre volte di più
Lo scorso 25.02.2017, l' Avv. Bonanni in occasione della Conferenza dell’ONA: “Il cuore di amianto della Campania”, ha confermato la pericolosità dell'amianto. Alla conferenza, ha partecipato attivamente l’Assessore all’ambiente e Vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice. Sono inoltre, intervenuti: scienziati, professionisti, cittadini, vittime dell’amianto e loro familiari.
Sono state confermate una serie di criticità dall’Isochimica di Avellino fino al Porto di Napoli, dalla Sacelit di Volla a Bagnoli, dal Porto di Salerno fino ai Cantieri Navali di Castellammare di Stabia, passando per il sito B-Ticino, l’ex SOFER, e ancora nelle scuole e negli edifici pubblici, nelle Forze Armate e nel comparto sicurezza.
All’incontro ha partecipato anche Costantino Saporito, portavoce dell’Usb nazionale dei Vigili del Fuoco che ha puntato l’attenzione sull’assenza totale del monitoraggio:
«Operiamo laddove tutti fuggono, ha detto, e non sappiamo mai a cosa andiamo incontro. Abbiamo respirato la diossina della terra dei fuochi, i veleni delle discariche abusive, spesso senza dispositivi di protezione, quasi sempre senza neanche sapere cosa stiamo respirando».
Significativo e applaudito è stato l’intervento dell’Assessore all’Ambiente, Vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice, il quale ha lanciato una serie di proposte. In particolare quella, di costituzione di parte civile del Comune, in tutti i procedimenti penali per disastro ambientale e per i morti per amianto.
Un'interlocuzione con l’Autorità Regionale e il Governo Nazionale per la creazione di un Fondo nazionale per il risarcimento delle vittime dell’amianto. Del tutto diverso, da quello già costituito dall’INAIL, che si traduce in poche decine di euro di più al mese. Dare luogo ad una legge di iniziativa popolare per:
Raffaele Del Giudice, parlando anche a nome del Sindaco, ha anche proposto: un’agenzia pubblica per la bonifica.
Così da provvedere alla decontaminazione dei luoghi pubblici, con presenza amianto: scuole, ospedali, etc. Soprattutto agire anche per la rimozione e lo smaltimento di quell’amianto presente nelle civili abitazioni. Il tutto affidato al pubblico.
Del Giudice ha sottolineato che oggi le uniche ditte ad avere la liquidità necessaria per poter affrontare smaltimento sistematico dell’amianto, sono quelle private e colluse con la camorra:
«Bisogna assolutamente creare un sistema pubblico di smaltimento. Altrimenti accadrà che affideremo i lavori ad aziende colluse che faranno quello che hanno fatto negli anni passati con i rifiuti tossici, provenienti dal nord,sotterrandoli sotto quella che conosciamo come terra dei fuochi”.
Il Presidente ONA, ha condiviso questa proposta programmatica, propronendo la candidatura del vicesindaco, come socio onorario dell’Ona Napoli. Questo ai fini di "collaborazione con l’istituzione che tanto può per le bonifiche e per il monitoraggio sanitario e del patrimonio edilizio che contiene amianto".
Programma dell’ONA in Campania: