Bando bonifica amianto

Il prossimo 30 aprile 2018 scadrà il bando relativo al finanziamento per la progettazione degli interventi di rimozione e bonifica dell'amianto dagli edifici pubblici. Secondo l'art. 56 della Legge del 28 dicembre 2015, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha istituito un Fondo con una dotazione finanziaria di 6,018 milioni di euro per ognuno degli anni 2017 e 2018. Succesivamente, il decreto del Ministero del 21 settemre 2016 ha regolato l'attuazione della legge stabilendo le modalità di applicazione del fondo nonchè delle prorità di assegnazione dei finanziamenti.

L'istituzione del fondo ha lo scopo preciso di finanziare la progettazione preliminare e definitva degli interventi di bonifica e smaltimento dell'amianto e dei manufatti in cemento-amianto (Eternit) dagli edifici e dalle strutture pubbliche presenti su tutto il territorio nazionale. Per progettazione preliminare e definitiva si intendono i processi antecedenti e seguenti il progetto esecutivo. Queste due fasi rientrano nel progetto di bonifica e necessitano di una sovvenzione cui il Ministero dell'Ambiente ha dedicato una particolare importanza.

Cosa stabilisce il decreto e come fare richiesta

Amianto

Il decreto stabilisce per ovvie ragioni, un ordine di priorità, tenendo in considerazione in primis gli edifici scolastici situati entro un raggio non superiore a 100 metri da strutture pubbliche, quali strutture di accoglienza socio assistenziali, ospedali, impianti sportivi e scuole. In secondo luogo hanno priorità di valutazione della domanda i progetti di intervento di bonifica su edifici pubblici per i quali è segnalata la presenza di amianto da parte di enti di controllo sanitario e/o ambientali. In ordine di priorità seguono le progettazioni di intervento per gli edifici la cui cantierabilità è prevista entro 12 mesi dall'erogazione del fondo. In ultimo vengono prese in considerazione i progetti di smaltimento degli edifici collocati all'interno di un Sito Nazionale.  Secondo il Decreto del Ministero dell'Ambiente, le domande di registrazione possono essere presentate dalle amministrazioni pubbliche con riferimento agli enti che si occupano nello specifico di interventi ad edifici pubblici; ciascuna amministrazione ha la possibilità di presentare una sola domanda e questa riferirisi a più interventi di bonifica per un massimo di cinque interventi. Ai fini dell'attribuzione del punteggio, ogni intervento sarà sottoposto a valutazione singola.  Ogni amministrazione può usufruire di un massimo di 15.000 euro, che corrisponde al massimo del finanziamento erogato. L'ammontare totale dei costi di intervento non può superare 15.000 euro, in ragione di ciò, l'amministrazione presenterà i progetti di interevnto in ordine di valore. Tuttavia è consentito, secondo il decreto, presentare una domanda di progettazione il cui costo preliminare e finale ammonti ad un importo superiore al finanziamento erogabile. In questa fattispecie, l'intervento verrà parzialmente finanziato. L'applicativo mutuerà tuttavia l'importo stabilito di 15.000 euro. Gli edifici e le strutture pubbliche che necessitano di un finanziamento su un  intervento preliminare, rientrano nella lista dei progetti sovvenzionabili. La sovvenzionabilità può decadere  nel caso in cui non sia stata rispettata la normativa di sicurezza sul luogo di lavoro, di  edilizia e ambiente. Non possono essere ammessi altresì i progetti realizzati in un periodo antecedente il bando. Il fondo istituito non è riferito a categorie differenti dal progetto di bonifica, per tanto spese finalizzate ad oneri di genere diverso dal sopraindicato non verranno prese in considerazione; rientrano in questa tipologia di spese l'acquisto di materiali sostitutivi, progettazioni di intervento di ripristino, cassa di previdenza , incentivi e IVA. E' possibile reperire maggiori informazioni riguardanti le modalità di presentazione delle domande, telefonando al numero 06-76291444 . Visitando il seguente link:

https://www.amiantopa.minambiente.ancitel.it/

è possibile presentare le domande di finanziamento. 

Anna Silvestrini

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