Processo Eternit Bis Torino, rigettate richieste di Schmidheiny

È stata scritta un'altra pagina del processo Eternit Bis, uno dei giudizi italiani al quale è stata dedicata maggiore attenzione negli ultimi anni.

L'imputato Stephan Schmidheiny è stato sottoposto a procedimento penale per il reato di omicidio colposo, con colpa cosciente. 

 

Sono molte le famiglie che pretendono giustizia, per aver perso i propri cari per mezzo della superficialità di chi ha sempre messo al primo posto il lavoro e soprattutto il profitto.

Odore di morte, odore di amianto

 

Un profitto che portava con se l'odore acre della morte, l'odore acre dell'amianto. La famiglia del Sig. Giulio Testore, dipendente Eternit Cavagnolo (il troncone di Eternit bis che è rimasto a Torino), è assistita e difesa dall’Avv. Ezio Bonanni che ha formalizzato la costituzione di parte civile. 

La difesa di Stephan Schmidheiny ha chiesto di rigettare la domanda di Costituzione di parte civile dei famigliari di Giulio Testore e di estromettere l’ONA che si era già costituita parte civile. 

Il Tribunale di Torino cui è rimasto uno dei tronconi del processo Eternit Bis, dopo lo spacchettamento deciso dal GUP di Torino, ha rigettato le richieste di Stephan Schmidheiny. 

Questi sono risultati importantissimi raggiunti dall'Osservatorio Nazionale Amianto e dal Presidente dell'associazione, l'Avv. Ezio Bonanni, che da anni si schiera dalla parte di coloro che hanno avuto la malaugurata sorte di imbattersi nelle problematiche amianto.

I famigliari di Giulio Testore avevano già ricevuto in precedenza una sorta di indennizzo. Nell’atto era scritto che avrebbero rinunciato a qualsiasi azione contro Eternit. L’Avv. Ezio Bonanni,  ha invece affermato il principio dell’inapplicabilità di tale rinuncia nei confronti dell’attuale imputato, che non era parte di quell’accordo. 

 

La dichiarazione del presidente ONA

“E’ una decisione molto importante, quella oggi assunta dal Tribunale di Torino. Astutamente Stephan Schmidheiny ha fatto indennizzare con pochi spiccioli centinaia di vittime, a Torino come a Siracusa e anche a Napoli. Con tali accordi, Stephan Schmidheiny pensava di aver chiuso il conto. Non è così. Gli atti di transazione fatti sottoscrivere con il versamento di un’esigua somma, non possono valere nel processo penale e comunque non possono far venire meno il diritto all’integrale risarcimento dei danni”

 

- dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, legale della famiglia di Giulio Testore.

 

Il processo è stato aggiornato all’udienza del 26.04.2018, fino ad allora resteremo in attesa sperando che la giustizia trionfi.

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Commenti: 3
  • #1

    Artemisia91 (venerdì, 16 febbraio 2018 15:58)

    Spero che questa volta la giustizia trionfi sulserio. Non si può morire per lavoro, non è permissibile farla fare franca a questi spietati uomini di potere. Ringraziamo l'ONA e l'Avv. Ezio Bonanni per il suo continuo impegno!!!

  • #2

    Veronica (venerdì, 16 febbraio 2018 17:22)

    Un grande risultato! La giustizia è uno di quei valori che non bisogna mai dimenticare e per il quale bisogna sempre combattere.
    Complimenti all’Osservatorio Nazionale Amianto e all’Avv. Ezio Bonanni.

  • #3

    Salvatore giustolisi (venerdì, 16 febbraio 2018 17:46)

    Onore a questi giudici,allore c'è qualche giudice che non è corrotto!