Emergenza amianto in Sicilia: l'Avv. Ezio Bonanni si mobilita

«È una strage annunciata, prevedibile ed evitabile: infatti, quando le imprese del nord hanno impiantato tutte le attività più dannose per la salute e per l’ambiente proprio in Sicilia, mi riferisco al petrolchimico di Gela e a tutti gli altri impianti di Priolo Gargallo e di Augusta qui anche con la base della Marina Militare con il suo carico di amianto nelle unità navali, era evidente che ci sarebbe stata un’epidemia di mesoteliomi, di cancri polmonari, di asbestosi e di altre patologie legate all’esposizione ad amianto, eppure i lavoratori della Sicilia sono i più discriminati, abbandonati e dimenticati.

Il solo Registro Mesoteliomi nel periodo dal 1998 al 2014 ha censito circa 1286 casi e tenendo conto che negli ultimi anni abbiamo una media di circa 100 nuovi mesoteliomi e che i decessi per cancro polmonare da amianto sono almeno il doppio, anche a voler sorvolare su tutte le altre patologie la stima dei 5.000 decessi formulata dall’ONA Sicilia è una sottostima e poi si deve tener conto degli altri cancerogeni» dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha affrontato il problema amianto in Sicilia insieme a Calogero Vicario, Coordinatore ONA Sicilia e all’On.le Pippo Gianni, componente del Comitato tecnico Scientifico. 

Appuntamenti Workshop Sicilia:

  • Sabato 3 febbraio, ore 15.30, Priolo Gargallo (SR) Aula Consiliare
  • Domenica 4 febbraio, ore 9.30, Campofelice di Roccella (PA), Sala Consiliare
  • Domenica 4 febbraio, ore 14.00, Palermo “Assemblea lavoratori esposti e vittime amianto”, Via Terra Santa n. 6, Palermo

 

Scrivi commento

Commenti: 0