Sicilia: il problema amianto va ben oltre i serbatoi dell’acqua

Allarme amianto”, è questo il commento dell’Avv Ezio Bonanni al contenuto dell’interrogazione dell’Europarlamentare Ignazio Corrao, nella quale si legge “In Sicilia, a Gela, nonostante le risorse, anche europee, spese e programmate per garantire acqua potabile e pressione minima, i cittadini sono ancora costretti a dotarsi di serbatoi di plastica non idonei per l’uso alimentare, o peggio ancora di cemento-amianto, e di un sistema a energia elettrica automatico, utilizzato per elevare la pressione nelle tubature degli impianti idraulici”.

Che ci sia un rischio amianto legato alle vecchie tubature e ai vecchi cassoni in cemento amianto è notizia antica e tuttavia molto più pesante è il rischio lavorativo dove Gela è tristemente nota per il Petrolchimico, presso il quale sono stati utilizzati tutti i tipi di amianto con esposizioni a carico di migliaia e migliaia di lavoratori.

Molti i traguardi raggiunti grazie all’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto, dalle movimentazioni, alla Legge 10/2014, anche se non ancora del tutto attuata, fino all’incontro con l’On.le Davide Faraone, sottosegretario al Ministero della Salute e luogotenente di Renzi in Sicilia.

“L’Osservatorio Nazionale Amianto continua ad essere nella trincea ed equidistante da tutti i partiti e gruppi politici. Tiene la barra dritta verso la stella polare della tutela dell’ambiente e della salute, specialmente in Sicilia, terra nella quale l’amianto ha fatto più vittime della mafia; solo che lo stato è cieco, sordo e muto e ciò è inaccettabile. L’ONA Sicilia guida il riscatto di una terra nobile e antica e dei suoi ancora più nobili abitanti”, conclude l’Avv. Ezio Bonanni, presidente ONA, che nel weekend del 3 e 4 febbraio sarà in Sicilia per presenziare ad una serie di convegni sulla pericolosità dell’amianto.

L'inferno dei lavoratori del petrolchimico

ONA SIRACUSA

Scrivi commento

Commenti: 0